Monday, January 02, 2006

Protestazione di Pechino

Cento giornalisti protestano contro epurazioni del Partito

Cento giornalisti di uno dei quotidiani cinesi più progressisti, il "Beijing News"(Xin Jing Bao), hanno manifestato uno sciopero a Pechino (nel modo non vanno in ufficio ma vanno insieme tutti quanti a cantare in un Karaok) per rotestare contro il licenziamento del loro direttore e di altri due vice-direttori.

Il direttore Yang Bin e i suoi due colleghi (Sun Xuedong e Li duoyu) sono stati epurati dai censori del Partito Comunista perche' il "Beijing News" aveva pubblicato alcuni articoli imbarazzanti per il governo. A giugno 2005 ha denunciato che un gruppo di uomini armati aveva ucciso sei abitanti della città di Dingzhou (nord, in Hebei Province, vicino Beijing) che protestavano contro l'esproprio forzoso voluto dal governo per costruire una centrale elettrica. Ripresa da altri media, la notizia ha indotto il governo ad annunciare la restituzione della terra ai contadini.

Negli ultimi tempi giornali come il "Beijing News" hanno pubblicato storie per attrarre i lettori e nuove entrate pubblicitarie, scontrandosi con i censori che da sempre controllano severamente tutti i mezzi di comunicazione. Questa volta lo sciopero come una prassi insolita in Cina ha mostrato la crescente tensione tra il partito comunista al potere e gli editori. Due giorni fa Sun Xuedong e Li duoyu hanno re-assegnato di un nuovo incarico in "Beijign News". Yan Bin ha acceto una posizione in Shenzhen (una citta' in Sud China sotto Canto vicino Hongkong) come il direttore per
www.sina.com

Fin'oggi le notizie riguardo questo sciopero ancora sotto controllato dai censori del Partito Comunista quindi non si trova nei mezzi di comunicazione in mainland Cina, ma sono pubblicati in Hong Kong, Macao, Taiwan.


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